mercoledì 25 luglio 2007

DEDICATA ALL'AMICO MAURO "GIGIO RUBIERA"


16° Tappa Orthes - Gourette - Col d'Aubisque Km 218,5 martedi' 24 luglio

DEDICATA ALL'AMICO MAURO MARCATO DETTO "GIGIO RUBIERA", APPASSIONATO DI CICLISMO PULITO E DELLA SPAGNA, MIO COMPAGNO DI ALLENAMENTO, TRAGICAMENTE SCOMPARSO A MAGGIO DI QUEST'ANNO:

Caro "Gigio Rubiera" saresti stato orgoglio di sapermi sulle strade del Tour e soprattutto oggi dove si sconfina nella tua amata Spagna. Non sei piu' dietro di me sulla bici a "succhiarmi le ruote" come usavi fare perche' l'andatura era sostenuta, ma ti portero' sempre con me sulla bici, sulla mia spalla destra come un compagno di viaggio instancabile, come un angelo custode. Vedrai ti piacera' oggi sgambettare in Navarra ed assaporare ancora una volta i profumi del paese che da sempre hai amato e visitato.

Dai 56 m. s.l.m. di Orthes si inizia a salire, e dolcemente e in maniera brusca e violenta a causa delle salite brevi ma ripide, verso la prima delle 5 vette che concluderanno l'attraversamento dei Pirenei e l'ultimo vero scoglio imponente all'arrivo sugli Champs-Elysèes. Al 58° km si inizia a fare seriamente fino alla vetta dl Port de Larrau m. 1.573 (salita di Hors Catègorie, 1,7 km al 8,1% medio). Con l'asfalto umido si scende forte ma con prudenza subito dopo lo scollinamento per ripartire immediatamente a salire verso l'Alto Aza m.1.129 (salita di 3° Categoria, km 3,5 al 6,8% medio), uno scherzo rispetto alla precedente e a quello che ci aspettera' di li a non molto. Uno scroscio mattutino seguito da un cielo coperto ci accompagna per tutta la mattinata, rendendo le salite fresche e meno dure. Il paesaggio Pirenaico e', in questo frangente, particolarmente suggestivo e imponente, per alcuni momenti simile anche alla nostre grandiose Dolomiti. Non si scende pio di molto prima di iniziare la terza fatica della giornata che ci porta ai 1.760 m. del Col Pierre St.-Martin (alita di 1° Categoria, Km 14,2 al 5,25 medio). Dopo lo scollinamento si entra in territorio Spagnolo, in Navarra, dove la lingua Basca (stando alle scritte sui cartelli stradali), appare incomprensibile oltre che impronunciabile. Caro Mauro, sicuramente da lassù ti starai facendo una risatina per questo. Una lunga e "goduriosa" discesa ripaga del sudore e della fatica fatta. Il vento comincia ora a soffiare violentemente in senso contrario ma nonostante tutto la condizione fisica permette ancora di sopportare decentemente lo sforzo, mentre la mente cerca di focalizzare l'attenzione solo sulle cose belle che mi circondano: la varieta' degli alberi, i profumi del bosco e i succulenti odori provenienti dalle abitazioni che di tanto in tanto superiamo. Le salite Pirenaiche "ingannano ancora", quella che sulla carta viene presentata come una salita di 1° Categoria (sicuramente non facile, ma inferiore rispetto alle Hors Catègorie), si rivelera' invece un autentico calvario. L'ascesa al Col de Marie-Blanque m. 1.035 (Km 9,3 al 7,4% medio), mi fara' richiedere un ulteriore aiuto all'amico scomparso. Dopo i primi 3 km al 3 - 4% di chilometro in chilometro la pendenza passa prima al 10% medio, poi al 12% medio fino agli ultimi 2 Km al 13% medio, con punte quindi che superano il 15 -16%. Tutto ai lati della strada i Campers e le tende degli appassionati che attenderanno il giorno seguente il passaggio dei "ciclisti veri" distrae per qualche frazione di secondo il senso di impotenza che in alcuni momenti si prova nel provare a salire. Finalmente arriviamo sopra. Nella discesa che segue credo di aver perso il conto dei panini mangiati, per cercare di ringraziare il mio corpo prima di chiedergli un ulteriore sforzo, l'ultimo del genere. Come succede sempre, hai pedi dell'ultima salita importante, quella che precede l'arrivo di Tappa, la Gendarmeria francese blocca il traffico, ed i nostri mezzi di assistenza possono passare solamente per il fatto che, contrariamente a quello che succede in Italia (ma va?.....), qui la gente conosce L'Autre Tour, grazie hai servizi mandati in onda dalle piu' importanti televisioni francesi, belghe, svizzere e tedesche, riusciamo percio' a procedere senza intoppi. L'arrivo e' posto ai 1.709 m. del Col d'Aubisque (salita di Hors Catègorie, Km 16,6 al 7% medio), che pur arrivando dopo piu' di 200 Km dalla partenza ed essendo infinitamente lunga, riusciamo a fare discretamente agilmente grazie alle pendenze che solo alla fine si fanno impegnative. Arriviamo in vetta (anche questa foderata di gente e mezzi), immersi nella nebbia, dopo 9h e 12' di bicicletta, alla media di 23,7 Kmh, dopo aver superato 4.594 m. di dislivello in salita e 3.132 m di dislivello in discesa. Vel.Max. 81,4, F.C. media 132 BPM, calorie consumate: 9.115.
"Gigio Rubiera" ce l'abbiamo fatta anche questa volta, grazie.

Valori registrati il giorno seguente la Tappa:
Peso, 75,8, emoglobina: 13,2, ematocrito 37

1 commento:

Marco Polo ha detto...

Si sono daccordo con Fabio su Mauro
gran bravo ragazzo che ha fatto una
fine incredibile...

Ciao Mauro... .::MARCO::.

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